FAQ Cassa Integrazione, prestiti bancari, congedi durante l’emergenza Covid-19

Ogni giorni riceviamo dai nostri clienti diverse domande: com’è gestita in busta paga la cassa integrazione? Come funziona il prestito delle banche per i dipendenti? Il lavoratore può chiedere il congedo parentale?
Abbiamo deciso di raccogliere i quesiti più richiesti, in modo da risolvere ogni vostro dubbio!

DOMANDE & RISPOSTE

 

CASSA INTEGRAZIONE e BUSTE PAGA

1. Come viene indennizzato il trattamento di integrazione salariale?

Dipende dalla tipologia di strumento accessibile ed eventualmente dalla scelta del datore di lavoro.

  • Pagamento diretto da parte dell’INPS: dovranno essere comunicati all’INPS gli IBAN dei dipendenti e sarà l’Ente a occuparsi del pagamento (in caso di cassa integrazione in deroga questa è l’unica modalità di pagamento possibile);
  • Anticipo da parte del datore di lavoro: l’integrazione salariale sarà già ricompresa all’interno della busta paga del dipendente e il datore di lavoro potrà scontarsi in F24 quanto sostenuto (dopo l’autorizzazione da parte dell’INPS).

2. Quando erogherà l’INPS il trattamento d’integrazione salariale?

Non sappiamo la tempistica esatta ma, date le misure urgenti varate dal Governo, si spera entro un paio di mesi dall’inizio della riduzione/sospensione dell’attività.

3. Quanto viene retribuito il trattamento integrativo?

La retribuzione spettante durante la cassa integrazione è pari a circa l’80% della retribuzione lorda, la quale è rapportata a due massimali previsti da legge.

4. Il dipendente continua a maturare ferie e permessi in cassa integrazione?

Dipende dal tipo di strumento d’integrazione salariale adottato in azienda.

  • CIG/FIS/FSBA/CIG in DEROGA A ZERO ORE: Ferie e permessi non maturano
  • CIG/FIS/FSBA/CIG in DEROGA RIDOTTO: Ferie maturano per intero se le giornate lavorate sono più di 15; permessi riproporzionati in base a quanto lavorato.

Questo si applica salvo indicazioni diverse previste da CCNL e/o indicazioni sottoscritte nell’accordo con le Organizzazioni Sindacali.

5. Quanto dura il trattamento integrativo?

  • CIG ORDINARIA/FIS/FSBA: 9 SETTIMANE, anche discontinue
  • CIG IN DEROGA: 13 SETTIMANE, anche discontinue

6. I contributi si versano lo stesso sulle ore di cassa integrazione/FIS/altro strumento?

L’importo percepito non è soggetto a contribuzione ma al tempo stesso il dipendente è tutelato dall’INPS come se avesse lavorato il mese intero, riconoscendo contributi figurativi sulla retribuzione solita.

7. Il dipendente può scegliere di utilizzare le ferie prima della cassa integrazione/FIS/altro?

Non è obbligatorio, dipende dagli accordi tra dipendente e Azienda e dalla liquidità disponibile di quest’ultima.

8. È possibile ridurre parzialmente l’orario del dipendente e integrare le ore non lavorate con lo strumento di integrazione?

Sì, in questo modo ci sarà una riduzione dell’orario di lavoro e non una sospensione.

9. Come posso sapere la data effettiva di fine cassa integrazione?

Non è possibile conoscere la data effettiva di fine cassa integrazione per via delle variabili economiche aziendali, come la ripresa dell’attività, che non possono essere previste con certezza.

10. Se il dipendente in cassa integrazione ed ha un contratto a termine in scadenza, nel caso non venisse prorogato, può chiedere la disoccupazione?

Sì, se ha i requisiti lavorativi per richiederla.

11. Se il dipendente in cassa integrazione ed ha un contratto a termine in scadenza, nel caso venisse prorogato, può proseguire con la cassa integrazione?

Sì, certo.

12. In caso di ripresa dell’azienda, come si fa a interrompere la cassa integrazione?

Verrà effettuata una comunicazione dallo Studio all’Ente in base alle informazioni condivise con l’Azienda.

 

SE L’AZIENDA HA DECISO DI NON ANTICIPARE IL PAGAMENTO …

13. Perché la busta paga del dipendente ha un importo inferiore rispetto alla normalità o il netto è pari a zero?

La busta paga è rapportata alle ore lavorate e pagate dall’Azienda: se il dipendente è stato in cassa integrazione tutto il mese, non riceverà compensi da parte del datore di lavoro, mentre se ha lavorato solo qualche ora il suo netto sarà pari alle ore a carico Azienda.

14. Dove posso vedere che importo corrisponderà l’INPS al dipendente?

Non è possibile vedere tramite le buste paga l’importo esatto che verrà corrisposto dall’INPS.

15. Il datore di lavoro può pagare acconti ai dipendenti?

Sì, è possibile solo tramite mezzi tracciabili, no contanti. Trattandosi di anticipo su stipendi futuri, pertanto è necessario comunicare allo Studio gli acconti pagati.

16. Quando arriverà il pagamento al dipendente sarà cumulativo o per singola mensilità?

Dipende dall’INPS. È l’ente che decide la somma da erogare e la sua periodicità.

 

FINANZIAMENTI E ANTICIPI BANCARI

17. Il dipendente può chiedere un finanziamento alla banca in caso di utilizzo di ammortizzatori sociali?

In caso il trattamento integrativo fosse erogato direttamente dall’Ente, il dipendente può chiedere un finanziamento alla banca come sostegno alle proprie spese.

18. Quali banche aderiscono all’anticipo della cassa integrazione?

L’elenco delle banche aderenti lo potete trovare qui:

Elenco Banche Aderenti (CLICCA QUI)

19. La banca del dipendente chiede il modulo SR41. Cos’è?

È un modulo dell’INPS che compila lo Studio per ogni dipendente soggetto all’ammortizzatore sociale, in cui vengono inseriti i dati e le ore totali di utilizzo dello strumento.

20. Quando sarà pronto?

Appena l’INPS avrà dato l’autorizzazione all’Azienda a procedere con l’ammortizzatore potrà essere compilato anche il modulo SR41.

21. La banca si prenderà una commissione per la pratica fatta?

Ogni banca ha la propria politica: invitiamo i dipendenti a contattare la propria.

22. Quali sono i documenti richiesti dalla banca per l’erogazione del credito?

Ogni banca ha la propria politica: invitiamo i dipendenti a contattare la propria.

23. Il prestito può essere richiesto anche tramite un conto Poste Italiane?

L’accordo è stato fatto solo tra gli istituti bancari e non abbiamo notizie in merito alla possibilità di richiederlo anche tramite Poste Italiane. Per maggiori informazioni invitiamo i dipendenti a contattare la filiale in cui hanno il conto corrente.

 

CONGEDI, L. 104 E MALATTIA DURANTE L’EMERGENZE

24. Come vengono retribuiti i congedi parentali?

I congedi parentali per i figli minori di 12 anni vengono anticipati dal datore di lavoro, il quale compenserà la cifra in F24.

25. Qual è il numero massimo di giorni che si possono prendere a titolo di congedo parentale?

Con il nuovo Decreto Cura Italia è possibile richiedere il congedo parentale per 15 giorni indennizzata con il 50% della retribuzione spettante per quei giorni. Non è cumulabile con il già noto congedo facoltativo: se adesso il dipendente è in congedo, può sostituire quello con il nuovo.

26. Il dipendente deve fare domanda per usufruire del congedo parentale?

Sì, la domanda va fatta direttamente all’INPS per poi presentarla al datore di lavoro una volta approvata.

27. Cos’è previsto per i genitori i cui figli hanno dai 12 ai 16 anni?

Vi è la possibilità di un periodo di astensione non retribuita (se l’altro genitore non è presente in casa o non è soggetto a sostegno al reddito), la quale dev’essere chiesta direttamente al datore di lavoro. Sussiste l’obbligo di mantenimento del posto di lavoro.

28. Cos’è previsto per chi usufruisce dei permessi Legge 104?

I dipendenti a cui è già stata precedentemente autorizzata la possibilità di usufruire dei permessi L. 104 avranno ulteriori 12 giorni di permesso da utilizzare tra i mesi di marzo e aprile, oltre ai precedenti 3 mensili.

29. Se sono in malattia mentre l’azienda utilizza gli ammortizzatori, cosa prevale?

Sospensione totale del lavoro:

  • Se la malattia avviene durante: Il dipendente continua a utilizzare l’integrazione salariale e non deve comunicare il suo stato di malattia;
  • Se la malattia è precedente:
    • Sospensione totale dell’attività: al lavoratore verrà riconosciuta l’integrazione salariale al pari dei suoi colleghi;
    • Sospensione parziale (solo alcuni reparti): prevale la malattia;

Riduzione parziale dell’orario: prevale la malattia.